TERAPISTA OCCUPAZIONALE...
TERAPISTA OCCUPAZIONALE...
L'autore ripercorre la storia della disabilità attraverso i secoli, mettendo in luce le discriminazioni, gli abusi e le ingiustizie subite dalle persone con disabilità, ma anche le loro straordinarie conquiste e la resilienza dimostrata nel tempo. Stella racconta le vite di figure storiche come Stephen Hawking, Omero, Frida Kahlo e Franklin D. Roosevelt, evidenziando come, nonostante le difficoltà, abbiano lasciato un'impronta indelebile nella storia
Interessante per i terapisti occupazionali perché racconta una visione storica e culturale della disabilità, stimola empatia e senso critico, e rafforza l’importanza dell’inclusione e della partecipazione attiva nella vita quotidiana.
Questo libro, scritto dall’antropologo Robert F. Murphy, offre una riflessione lucida e diretta sull’esperienza della disabilità, che l’autore ha conosciuto dopo essere diventato tetraplegico a causa di un tumore al midollo spinale. Unendo prospettiva personale e competenza scientifica, Murphy analizza come la disabilità influenzi l’identità, le dinamiche sociali e le relazioni, mettendo in discussione i luoghi comuni e i pregiudizi diffusi. Il risultato è un saggio rigoroso e stimolante, che invita a ripensare il modo in cui la società definisce normalità, autonomia e valore individuale.
Interessante per i terapisti occupazionali perché offre uno sguardo diretto e critico sull’esperienza della disabilità. Unisce analisi antropologica e vissuto personale, aiutando a comprendere l’impatto sociale e identitario della perdita di autonomia. Stimola una pratica più consapevole, centrata sulla persona e libera da pregiudizi.
Un saggio originale che esplora il rapporto tra autismo e spazio urbano, riflettendo su come le città siano progettate e vissute da chi percepisce il mondo in modo diverso. Vanolo propone una geografia sensibile e critica, che include le soggettività neurodivergenti. Il testo invita a ripensare l’inclusione e l’accessibilità negli spazi pubblici.
Interessante per i terapisti occupazionali perché favorisce la comprensione di come gli spazi urbani possano facilitare o ostacolare la vita delle persone con autisimo. Suggerisce strategie per adattare gli ambienti alle diverse modalità di percezione e interazione. Promuove una riflessione critica sull’inclusione e sulla progettazione partecipata.
Un padre racconta la vita con un figlio con disabilità attraverso frammenti intensi e spiazzanti. Con uno stile diretto, ironico e profondamente umano, Verga descrive senza filtri il quotidiano fatto di amore, frustrazione e domande irrisolte. Il libro rompe la narrazione edulcorata sulla disabilità.
Interessante per i terapisti occupazionali perché offre uno sguardo diretto e non idealizzato sulla quotidianità delle famiglie che convivono con la disabilità, mostrando emozioni complesse come amore, rabbia, fatica e frustrazione. Aiuta a cogliere ciò che spesso resta invisibile nelle cartelle o nei colloqui formali: la dimensione affettiva, i conflitti interiori, i bisogni relazionali e la ricerca di normalità all’interno di una condizione straordinaria.
Un percorso storico e culturale attraverso i modi in cui la società ha interpretato la disabilità: dalla marginalizzazione all’assistenza, fino all’attivismo e alla rivendicazione di diritti. Il libro smonta stereotipi e mostra l’evoluzione del concetto stesso di “normalità”.
Interessante per i terapisti occupazionali perché propone una lettura critica della disabilità come costruzione sociale, mettendo in luce i meccanismi storici di esclusione, assistenzialismo e stigmatizzazione. Rafforza un approccio professionale fondato sui diritti, sulla cittadinanza attiva e sulla centralità della persona. Aiuta i terapisti occupazionali a collocare il proprio intervento in un contesto più ampio, culturale e politico, promuovendo pratiche inclusive e consapevoli.
Un padre e suo figlio con autismoo rimangono bloccati in un paese isolato, lontani da ogni rete di supporto. In questo spazio sospeso, emerge con forza la cruda fatica del caregiving: ogni gesto richiede attenzione, controllo, resistenza. Il romanzo racconta la gestione continua dell’imprevedibilità, la perdita di tempo personale, il peso emotivo della responsabilità costante. Mencarelli restituisce con lucidità e rigore la realtà di chi vive accanto alla disabilità, senza cedere a idealizzazioni. Una storia intensa che dà voce al lavoro invisibile e quotidiano del prendersi cura.
Interessante per i terapisti occupazionali perché restituisce uno sguardo diretto sulla realtà quotidiana del caregiver, spesso trascurata nei percorsi clinici. Aiuta a comprendere l’impatto concreto e continuo della disabilità sulla vita familiare, utile per progettare interventi più realistici e sostenibili. Stimola una riflessione sul ruolo del terapista come supporto non solo al paziente, ma anche al contesto che lo sostiene.
Mio fratello Simple racconta la storia di Kléber, un ragazzo che si prende cura del fratello maggiore affetto da disabilità cognitiva.
Trasferitisi a Parigi, i due affrontano insieme le sfide della convivenza e dell’integrazione sociale.
Il romanzo esplora con delicatezza temi come inclusione, autonomia e ruolo del caregiver.
Simple, con la sua spontaneità, cambia profondamente la vita di chi lo circonda.
Interessante per i terapisti occupazionali perché rappresenta un’occasione preziosa di riflessione sul proprio ruolo: sostenere l’autonomia, valorizzare le capacità residue, promuovere la partecipazione attiva alla vita quotidiana e offrire supporto concreto e psicologico alle famiglie. È una lettura capace di unire sensibilità narrativa e stimoli professionali profondi.